Moda e Sostenibilità: L’Industria Abbraccia l’Economia Circolare

L’industria della moda è tra le più influenti al mondo, non solo per il suo impatto culturale e sociale, ma anche per le enormi conseguenze ambientali che comporta. Attualmente, il settore è responsabile dell’8-10% delle emissioni globali di CO2 e consuma quantità impressionanti di acqua. Questi numeri rivelano una realtà insostenibile, dove pratiche di produzione poco etiche e il modello della fast fashion stanno contribuendo a un futuro sempre più precario per il nostro pianeta.

Nell’articolo Editorial overview: The fashion industry wears the circular economy and sustainability, pubblicato nel volume 42 della rivista Current Opinion in Green and Sustainable Chemistry, Piergiuseppe Morone, Idiano D’Adamo e Gülsah Yilan analizzano queste problematiche, presentando l’economia circolare come una soluzione che può cambiare il settore. Questo approccio non si limita a ridurre l’impatto ambientale dell’industria, ma ne ridefinisce il funzionamento, promuovendo pratiche che rispettino il pianeta e le persone.

L’editoriale nasce come introduzione ad un numero speciale della rivista che raccoglie articoli che discutono temi come:

  • l’adozione di modelli di business innovativi che allungano la vita utile dei prodotti,
  • le nuove tecnologie per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse,
  • Il ruolo di tutti gli attori nel promuovere una moda più responsabile.

Il Peso della Moda Fast Fashion

Negli ultimi decenni, il fast fashion ha conquistato il mercato globale, offrendo capi a basso costo e in continua evoluzione per soddisfare una domanda sempre crescente. Gli autori mettono in evidenza come questo modello da un lato, alimenti il desiderio di novità e dall’altro abbia creato una cultura del consumo sfrenato e dello spreco.

Basti pensare alla breve vita utile di molti capi di abbigliamento: prodotti con materiali di scarsa qualità, spesso finiscono rapidamente in discarica. A ciò si aggiungono le problematiche legate alla produzione, come l’uso intensivo di risorse naturali, le emissioni di gas serra e condizioni lavorative talvolta non etiche.

Un Nuovo Paradigma: L’Economia Circolare

Applicare alla moda i paradigmi dell’economia circolare, dove la produzione e il consumo si basano su un ciclo chiuso, riducendo al minimo gli sprechi e massimizzando il valore delle risorse, significa modificare radicalmente i cicli di produzione distribuzione e utilizzo secondo i seguenti principi di sostenibilità:

  • Eco-design: Progettare capi più durevoli, facilmente riparabili e riciclabili, che possano essere riutilizzati più volte senza perdere valore.
  • Chimica Verde: Adottare materiali e processi produttivi che minimizzino gli impatti ambientali, ad esempio l’utilizzo di coloranti naturali e fibre biodegradabili.
  • Riutilizzo e Riciclo: Promuovere sistemi che favoriscano il riciclo dei tessuti e la creazione di nuovi capi a partire da materiali di scarto.

Questo approccio non solo ridurrebbe l’impatto ambientale, ma stimolerebbe anche innovazioni tecnologiche e nuovi modelli di business che possono rendere l’industria più resiliente e competitiva.

Il Ruolo di Consumatori, Produttori e Politiche Pubbliche

La transizione verso un’industria della moda sostenibile, in accordo con quanto sostenuto dagli autori, richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, dai consumatori, ai produttori ai policy maker, ciascuno con i propri compiti da svolgere:

  • Consumatori: Hanno un ruolo chiave nel sostenere il cambiamento. Informarli e sensibilizzarli è essenziale per promuovere scelte consapevoli. Schemi di certificazione trasparenti possono aiutare a distinguere i marchi realmente sostenibili da quelli che praticano il greenwashing.
  • Produttori: Devono ripensare i loro processi produttivi, investendo in innovazione e adottando modelli di business circolari, come il noleggio di abiti o il resale di capi usati.
  • Policy Maker: Sono fondamentali per creare normative che incentivino la sostenibilità e penalizzino pratiche dannose. Politiche come il Green Deal europeo rappresentano un passo nella giusta direzione, favorendo strategie di economia circolare e riduzione dei rifiuti.

Certificazioni e Trasparenza

Un aspetto cruciale evidenziato dall’articolo è la necessità di strumenti chiari e trasparenti per certificare la sostenibilità. Oggi, molte aziende dichiarano di essere sostenibili, ma spesso queste affermazioni sono vaghe o prive di fondamento. Schemi di certificazione affidabili possono guidare i consumatori verso scelte informate e favorire una concorrenza più leale tra le aziende.

Uno Sguardo al Futuro

L’industria della moda ha il potenziale per diventare un esempio di sostenibilità e innovazione, ma il percorso è complesso e richiede impegno collettivo.

Per trasformare il settore in un modello di responsabilità ambientale e sociale, è necessario un cambio di mentalità che metta al centro l’economia circolare, la chimica sostenibile e il rispetto per le risorse naturali. Solo così la moda potrà continuare a essere sinonimo di creatività e bellezza, ma in armonia con il pianeta.