Le metamorfosi dell’ordine pubblico nell’esperienza costituzionale repubblicana. Si svolgerà mercoledì 29 gennaio 2025, alle ore 16:30 presso la Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube di Ateneo, l’incontro organizzato da Itinerari Digitali – Giornate di approfondimento del Dipartimento di Diritto e Società Digitale.
Porteranno i saluti istituzionali Bruno Botta, Magnifico Rettore di UnitelmaSapienza; Mario Carta, Direttore del Dipartimento di Diritto e Società Digitale.
Intervengono Gaetano Azzariti, Sapienza Università di Roma; Claudio de Fiores, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Introduce e modera Antonello Ciervo, UnitelmaSapienza.
L’ordine pubblico rientra sicuramente tra i concetti che hanno caratterizzato l’esperienza giuridica continentale sin dagli albori della modernità; nei suoi oltre due secoli di vita, le declinazioni assunte dall’ordine pubblico sono state innumerevoli e talvolta particolari: si parla di ordine pubblico civilistico e amministrativo, penalistico e costituzionale, internazionale ed europeo e, più di recente, persino di ordine pubblico globale. Le sue aggettivazioni poi non sono state da meno: si pensi soltanto al concetto di ordine pubblico ideale o materiale, all’ordine pubblico normativo in contrapposizione a quello fattuale, all’ordine pubblico economico e a quello di polizia, fino ad arrivare a mutamenti semantici significativi rintracciabili nell’ordinamento vigente (l’ordine pubblico come sinonimo di sicurezza pubblica, urbana e persino, nei periodi emergenziali, dello Stato). L’obiettivo di questo libro è di indagare in che modo l’ordine pubblico sia stato impiegato nell’ordinamento giuridico italiano dal legislatore ed interpretato dalla giurisprudenza, con il sostegno teorico della dottrina, quale strumento di limitazione dei diritti fondamentali e come freno a specifici mutamenti sociali che, di volta in volta, nei diversi momenti storici, hanno investito tanto le istituzioni quanto l’ordinamento nel suo complesso. In questa ottica, la profondità storica dell’analisi assume una valenza funzionale alla verifica della tesi proposta: l’ordine pubblico come dispositivo giuridico ideologico e come limite alla garanzia e all’esercizio dei diritti fondamentali dei consociati.