
Il convegno costituirà l’occasione per riflettere, con alcuni tra i più autorevoli rappresentanti delle discipline penalistiche, su modelli e tecniche di una corretta legislazione penale, conforme ai principi e ai valori sanciti dalla Costituzione e dalle Carte sovranazionali, anche alla luce delle recenti tendenze riformatrici confluite nelle previsioni della riforma Cartabia, che puntano sul miglioramento e il monitoraggio dell’efficienza della giustizia penale e sulla diversificazione del sistema sanzionatorio penale nell’ottica della riduzione del carcere ad extrema ratio e della valorizzazione degli strumenti di giustizia riparativa.
Parteciperanno all’incontro il presidente emerito della Corte costituzionale Giorgio Lattanzi, il giudice costituzionale Francesco Viganò, e i professori Massimo Donini, Giovanni Fiandaca, Gabrio Forti, Grazia Mannozzi, Luca Marafioti, Sergio Moccia, Francisco Muñoz Conde, Carlo Enrico Paliero, Michele Papa, Marco Pelissero, Lucia Risicato, Sergio Seminara.
Nell’ambito degli indirizzi istituzionali di saluto, dopo l’apertura dei lavori da parte della Presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, interverranno la Magnifica Rettrice di Sapienza prof.ssa Antonella Polimeni, il Magnifico Rettore di Unitelma Sapienza prof. Antonello Folco Biagini, il Cons. Raffaele Piccirillo (Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia), l’Avv. Gian Domenico Caiazza (Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane) e il prof. Vincenzo Mongillo (professore ordinario di diritto penale presso Unitelma Sapienza) che ha curato l’organizzazione scientifica dell’evento.
Nel corso del convegno verrà conferito il X Premio Internazionale Sandano al Prof. Francesco Palazzo, Emerito di diritto penale presso l’Università di Firenze e attualmente presidente della commissione governativa per l’elaborazione di un codice dei crimini internazionali. Il premiato terrà una lectio magistralis. Il Premio è assegnato periodicamente ad un giurista che si sia particolarmente distinto per il contributo reso a sostegno dei diritti fondamentali della persona, per il progresso della scienza penale e per la tutela della dignità di ogni individuo senza alcuna distinzione di credo religioso, sesso, etnia, lingua, opinione politica, condizione economica e sociale.