Lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione ha portato ad una radicale trasformazione, che non soltanto interessa i sistemi giuridici contemporanei ma, altresì, gli attuali assetti politici, economici e sociali. Ci troviamo all’interno della cosiddetta società dell’informazione, ovvero all’interno di un contesto in cui l’informatica e le telecomunicazioni assumono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività umane.
Davanti a uno scenario simile, in continua evoluzione, c’è bisogno di figure professionali altamente specializzate perché in grado di saper gestire ed affrontare la complessità del diritto.
Per formare tali figure, UnitelmaSapienza ha inserito, tra gli indirizzi del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, anche il percorso di studio intitolato “Diritto della società dell’informazione”, un percorso che ha l’obiettivo di fornire adeguati strumenti conoscitivi e metodologici per formare giuristi specializzati sulle problematiche della cosiddetta società post-industriale, la cui nascita è fatta risalire agli anni ‘70 negli USA e al 1994 in UE con il documento Bangemann.
Il percorso formativo intende approfondire i cambiamenti e le trasformazioni che hanno subito tutte le discipline giuridiche in seguito all’avvento della società dell’informatica e delle telecomunicazioni: dai classici profili pubblicistici (amministrazione digitale, processo telematico, sistemi documentali pubblici, ecc.) a quelli privatistici (diritto d’autore in rete, licenze creative commons, privacy, commercio elettronico, telelavoro, ecc.), fino alle nuove frontiere giuridiche (big data, open data, internet delle cose, economia digitale e molto altro).
Il laureato del percorso “Diritto della società dell’informazione” è un giurista in grado di applicare conoscenza e comprensione nell’ambito delle nuove specializzazioni, richieste sia in ambito pubblico, sia in ambito privato. Può svolgere attività di avvocato (civilista, amministrativista e penalista) nei peculiari settori che afferiscono all’informatica e alle tecnologie digitali e, più in generale, può assumere ruoli apicali nelle amministrazioni pubbliche o in società private.
Il percorso consente di accedere anche alle tradizionali professioni di magistrato e notaio.