Si è tenuto martedì 18 febbraio, presso il Palazzo della Cooperazione di Bologna, l’evento “Benessere in Azienda: Best Practice per Prendersi Cura delle Persone” organizzato da EFI – Ecosistema Formazione Italia. L’incontro ha riunito esperti di risorse umane, rappresentanti di aziende leader in Italia e in Emilia-Romagna e professionisti del settore per discutere di una delle sfide più urgenti del mondo del lavoro contemporaneo: il benessere emotivo e organizzativo dei dipendenti.
La Recessione Emotiva: Un Fenomeno Globale
I dati presentati durante l’evento, tratti dal rapporto “State of the Heart” di Six Seconds, hanno dipinto un quadro allarmante: dal 2019 al 2023, i punteggi medi globali di intelligenza emotiva sono diminuiti del 5,54%, segnalando una vera e propria “recessione emotiva”. Questo fenomeno è caratterizzato da un aumento del burnout e da un calo del benessere generale, con un declino del 5,3% negli ultimi quattro anni. Particolarmente colpita è la Generazione Z, con il 53,7% dei giovani lavoratori che riporta bassi livelli di soddisfazione, esponendoli a un rischio elevato di disimpegno e burnout.
Il mondo del lavoro sta vivendo una crisi senza precedenti: il malessere organizzativo è in crescita, con un impatto devastante sulla produttività e sulla qualità della vita. L’87% dei lavoratori italiani oggi rifiuta un impiego che comprometta il proprio benessere, mentre il 57% sarebbe disposto a lasciare il posto se vissuto con disagio. Il messaggio è chiaro: il benessere in azienda non è più un lusso, ma una necessità strategica. (fonte: Randstad Workmonitor 2025).
Dalla leadership tossica al benessere strategico
In linea con questi dati anche l’European Workforce Report 2025 per cui il 50% dei lavoratori europei si sente sottovalutato, e solo il 42% crede che la propria azienda supporti realmente il benessere.
“Oggi non basta più parlare di welfare aziendale, serve un cambio di paradigma: il lavoro non può essere una fonte di malessere”, afferma Kevin Giorgis, presidente di Ecosistema Formazione Italia. “Le aziende devono comprendere che il benessere non è un costo, ma il più grande moltiplicatore di valore.”
La conferenza ha riunito esperti di risorse umane e rappresentanti di aziende leader come Bonfiglioli, Philip Morris e Gruppo Hera, che hanno condiviso le loro best practice. Mauro Giustozzi, Direttore Generale di UnitelmaSapienza, ha ribadito come il benessere aziendale sia oggi un fattore decisivo per attrarre e mantenere i talenti migliori: “Il benessere aziendale è oggi un tema centrale per le imprese di ogni settore, in quanto ha un impatto diretto su produttività, engagement dei dipendenti e attrattività dell’azienda nel mercato del lavoro. Il futuro vedrà una crescente attenzione verso il benessere psicofisico e l’equilibrio tra lavoro e vita privata, con un ruolo sempre più centrale della tecnologia e delle politiche aziendali inclusive. La nostra università già da anni investe in questo senso, nel quadro di una migliore integrazione tra tecnologia e benessere, per un ambiente di lavoro e di studio sano, produttivo e motivante per docenti, ricercatori, personale amministrativo e studenti”.
Il futuro del lavoro: investire nelle persone e l’importanza della leadership empatica
L’Italia è ancora indietro rispetto alla media europea: solo il 43% dei lavoratori italiani considera il proprio ambiente di lavoro ottimo, contro una media UE del 59%. Il tutto mette in evidenza l’economicità e i costi di un sistema siffatto. Il costo medio di una persona che lascia l’azienda corrisponde al 60% della sua retribuzione annua, che per un’azienda di 300 dipendenti con un turnover del 12% corrisponde a 760.000 euro totali annui. Per contro le aziende che investono nel benessere registrano una produttività superiore del 25% rispetto a quelle che lo trascurano.
“Un’azienda che non investe sul benessere è destinata a perdere i suoi talenti migliori”, afferma Fabio Cutrera, CEO di OMM, tra i partner di EFI in Tour. “Non è questione di etica, ma di numeri: senza persone motivate e in salute, nessun business è sostenibile.”
L’European Workforce Study 2025 di Great Place to Work conferma l’importanza di una leadership ad alta fiducia sia fondamentale per il successo aziendale: le organizzazioni con leader che incarnano valori di rispetto, equità e credibilità registrano una soddisfazione dei dipendenti superiore dell’89%, rispetto al 4% delle aziende con una leadership carente.
Le Soluzioni Proposte
La strada da percorrere è chiara: investire in una cultura aziendale che ponga come elemento primario il benessere delle persone, attraverso una leadership empatica, politiche di inclusione e un approccio flessibile al lavoro. Solo così le aziende potranno affrontare le sfide del futuro e garantire un ambiente di lavoro sano, produttivo e sostenibile.
Tra le soluzioni presentate: le iniziative di OMM Business, che propone format incentrati sulla meditazione; Mental Coach 6più, per la gestione dello stress e della motivazione attraverso il ripristino della più antica competenza dell’essere umano, il movimento, sia esso nella forma più spontanea come il camminare che attraverso la corsa; Il Sogno di Agrado di Awair, un percorso di ascolto che punta sul concetto di autenticità per la creazione di ambienti di lavoro armoniosi attraverso il design e il benessere psicofisico.
Perché il futuro del lavoro appartiene a chi mette le persone al centro.
Per maggiori info su EFI in Tour_Benessere in azienda https://efi-italia.it/efi-in-tour
La partecipazione alle giornate è gratuita previa iscrizione sul sito.
Ecosistema Formazione Italia https://efi-italia.it/
Sono a disposizione tutte le ricerche.
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