Terza missione
Tra educazione finanziaria, etica e inclusione
La centralità dell’educazione finanziaria è una questione trasversale, che però coinvolge in modo particolarmente significativo l’ambito sportivo. La posizione dell’atleta, infatti, si caratterizza per una particolare vulnerabilità a fattori di rischio conseguenti ad una insufficiente cultura economico finanziaria, alla scarsa consapevolezza della necessità di gestire adeguatamente i flussi e alla pressoché totale assenza di pianificazione.
La concretizzazione dei rischi brevemente richiamati ha un impatto negativo sulle vicissitudini economico-finanziarie del singolo atleta di volta in volta considerato. Inoltre, in assenza di strategie di risparmio e/o di investimento appropriate alle specificità delle carriere sportive, condiziona negativamente l’intero sistema.
Oltre ad essere molto spesso percorsi in via esclusiva, i sentieri delle carriere sportive sono particolarmente aleatori: il cursus honorum ripido e incerto dell’atleta è generalmente anche fisiologicamente più breve di una ordinaria carriera extra-sportiva. L’imbuto per raggiungere ruoli apicali si assottiglia man mano che ci si avvicina a posizioni e riconoscimenti capaci di assicurare condizioni reddituali appaganti e una buona capacità di accantonamento, con la conseguenza che molti sportivi professionisti rimangono confinati in una fascia nella quale si hanno entrate sufficienti per soddisfare bisogni attuali, ma non adeguate a fronteggiare, se non attraverso una attenta ponderazione, quelli futuri. Il quadro si aggrava ulteriormente in considerazione della fisiologica brevità delle carriere, che evidenzia come anche i profili assicurativi e previdenziali assolvano una funzione cruciale.
Un progetto di educazione finanziaria rivolto al mondo dello sport (tramite brevi video registrazioni di pillole di educazione finanziaria e attività di dissemination), perciò, mira in prima battuta a gettare le basi di una nuova consapevolezza, così da fornire agli sportivi il minimo know-how per gestire razionalmente le proprie risorse e per cogliere l’importanza di pianificare strategie di medio-lungo termine, calibrate sulle specificità del caso singolo.
In seconda battuta e nel medio-lungo periodo, il progetto di propone di trasformare la reazione al problema della scarsa alfabetizzazione finanziaria in una possibilità di crescita, che offra una formazione di base in ambito finanziario agli sportivi e li renda cassa di risonanza per diffondere la cultura finanziaria nel mondo dello sport.
Altro tema al centro dell’attenzione è quello dell’inclusione.
Il recente ingresso nella Costituzione del “valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” è stata un’attestazione doverosa, in virtù anche del ruolo di contrasto che lo Sport può avere di fronte al dilagare di episodi di violenza e devianza giovanile.
È quindi necessario promuovere un più elevato livello di sensibilità e impegno nel mondo dello sport, incentivando un ambiente inclusivo e che assicuri la dignità e il rispetto dei diritti di tutti coloro che partecipano, a qualsiasi titolo, all’attività sportiva, per far sì che quel valore riconosciuto dalla Costituzione venga attuato. In tal senso, lo sport deve costituire uno strumento formativo di integrazione sociale e di diffusione di valori universali positivi, oltre che veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale.
In materia di safeguarding, la modalità scelta dal Legislatore della riforma dello sport per perseguire gli obiettivi di inclusione, uguaglianza e tutela delle minoranze è stata quella di introdurre in ambito sportivo gli strumenti tipici della compliance nell’organizzazione delle attività impresa, quali appunto i Modelli di organizzazione e controllo e i Codici di Condotta.
Attualmente, ci troviamo in una fase cruciale di attuazione della normativa, in cui gli Affiliati devono adottare Modelli e Codici di condotta conformi alle Linee Guida emanate dalle Federazioni.
La sempre maggiore attenzione al problema è evidenziata anche dall’intensificarsi dell’azione repressiva, considerato l’aumento dei procedimenti e le sanzioni sempre più severe applicate dagli organi di giustizia disciplinare.
Ne risulta un quadro in cui, necessariamente, vari sono i soggetti coinvolti, in un fronte comune sempre più compatto e solidale con le vittime. Si propone perciò un evento formativo fenomeno e sulle diverse iniziative intraprese a livello generale per affrontarlo e risolverlo, non essendo più tollerabile la vecchia logica dell’accettazione di condotte di violenza quale “parte del gioco” e la paura di non poter più proseguire la carriera sportiva in caso di denuncia.
Advanced Sustainability Training with Global Experts
L’iniziativa “Lead the Way: Advanced Research and Sustainability Training with Global Experts” mira a rafforzare la formazione continua dei professionisti della contabilità e della revisione, con particolare riferimento ai Dottori Commercialisti, agli Esperti Contabili e ai Revisori Legali, attraverso una serie di seminari tenuti da esperti di rilievo internazionale provenienti da prestigiose università e istituzioni estere, tra cui la RMIT University di Melbourne (Australia) e la International Federation of Accountants (IFAC). L’iniziativa “Lead the Way: Advanced Research and Sustainability Training with Global Experts” mira a rafforzare la formazione continua dei professionisti della contabilità e della revisione, con particolare riferimento ai Dottori Commercialisti, agli Esperti Contabili e ai Revisori Legali, attraverso una serie di seminari tenuti da esperti di rilievo internazionale provenienti da prestigiose università e istituzioni estere, tra cui la RMIT University di Melbourne (Australia) e la International Federation of Accountants (IFAC).

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