5 anni
LMG/01
300 CFU
Iscrizioni aperte
€850/€2300
L’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza si pone all’avanguardia nel rinnovamento degli studi giuridici, presentando un nuovo itinerario formativo che affianca ai fondamenti del diritto gli insegnamenti più richiesti dal mondo delle professioni. Il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza si propone di formare giuristi di alto profilo dotati delle conoscenze e competenze necessarie ad operare nell’attuale mondo del lavoro.
Il Corso di Laurea, articolato in 5 anni, oltre ad assicurare una formazione giuridica completa ed approfondita, necessaria per accedere alle professioni giuridiche tradizionali, integra e arricchisce il piano studi con insegnamenti che forniscono conoscenze e competenze idonee per accedere alle nuove figure professionali nell’ambito di aziende, banche, amministrazioni pubbliche ed altri enti pubblici e privati, nonché della sicurezza pubblica e privata. L’offerta formativa, infatti, oltre a comprendere tutti gli insegnamenti giuridici fondamentali, prevede la possibilità di personalizzare il proprio piano di studi con gli insegnamenti più richiesti dal mondo delle professioni, scegliendo tra diversi percorsi in funzione dei propri interessi e delle proprie scelte professionali.
Programma degli Insegnamenti A.A. 2024/2025
Diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile (DASS)
Diritto, mercati e impresa (DIMI)
Diritto, organizzazioni e relazioni internazionali (DORI)
Diritto e istituzioni (DIST)
Diritto e security (DISE)
Programma degli Insegnamenti A.A. 2023/2024
Diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile (DASS)
Diritto, mercati e impresa (DIMI)
Diritto, organizzazioni e relazioni internazionali (DORI)
Diritto e istituzioni (DIST)
Diritto e security (DISE)
1. Obiettivi formativi
Conoscenza e comprensione
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza acquisiscono un’ampia conoscenza dell’ordinamento giuridico nazionale, europeo ed internazionale, una solida formazione con riguardo alle tecniche di argomentazione giuridica, e una padronanza completa ed esaustiva delle capacità interpretative per lo svolgimento delle professioni legali, notarili e legate alla magistratura, nonché delle attività di giurista professionista che può anche operare nei settori del diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, del diritto dei mercati e dell’impresa, del diritto delle organizzazioni e delle relazioni internazionali, del diritto delle istituzioni e della security.
Le suddette conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite tramite il modello educativo adottato da Unitelma Sapienza ed erogato tramite la piattaforma e-learning dell’Ateneo: lezioni audio-video integrate dai documenti indicizzati; studio individuale; webinar e altre attività di apprendimento interattivo e cooperativo (e-tivity), che affronteranno temi specifici utili per mettere in pratica le nozioni teoriche acquisite durante le lezioni. La verifica di tali conoscenze sarà attuata attraverso prove di esame in itinere e finali.
Il raggiungimento di queste abilità è verificato dal superamento delle prove d’esame, che si svolgono in presenza in forma scritta e/o orale, e nell’ambito della preparazione e verifica della prova finale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, acquisendo conoscenze professionali integrate da una formazione multidisciplinare in ambito nazionale, europeo ed internazionale, sono in grado di utilizzare perfettamente gli strumenti necessari per svolgere professioni nelle aree giuridica ed economica, nonché nei settori della pubblica amministrazione. Laureate e laureati, in particolare, sono in grado di utilizzare il metodo e gli strumenti per una piena conoscenza e comprensione del sistema di strutture, istituzioni, regole che governano l’ordinamento giuridico nazionale e sovranazionale. Acquisiscono la capacità di analizzare il singolo caso giuridico, individuando le fonti giuridiche e le interpretazioni e applicazioni che in giurisprudenza e dottrina sono state prospettate con riguardo alla fattispecie oggetto di studio, per arrivare all’individuazione di quella che è, fra le possibili soluzioni, la più convincente, anche alla luce non solo di un’esegesi puntuale, ma con riguardo alla più generale impostazione dei principi dell’ordinamento giuridico di riferimento. Il raggiungimento delle suddette capacità avviene prevedendo all’interno degli insegnamenti lo svolgimento di esercitazioni, analisi di case-study, ricerche bibliografiche, lavori individuali o di gruppo (e-tivity), e la loro acquisizione è comprovata dal superamento delle prove d’esame che si svolgono in presenza in forma scritta e/o orale e in occasione della prova finale.
Autonomia di giudizio
Il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza offre una formazione interdisciplinare tale da garantire al laureato l’acquisizione di autonomia nella raccolta, analisi, elaborazione dei dati normativi e giurisprudenziali. In maggior dettaglio, il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza acquisisce:
- la capacità di identificare e raccogliere i dati normativi pertinenti allo specifico problema che è chiamato volta a volta ad affrontare e risolvere;
- la capacità di individuare e selezionare il materiale bibliografico, dottrinale e giurisprudenziale di riferimento;
- la capacità di analizzare i dati predetti alla luce del materiale raccolto;
- l’autonomia di giudizio necessaria per accostarsi in chiave critica alla precedente elaborazione del problema e coglierne tutte le possibili e alternative soluzioni, in consonanza agli interessi da tutelare nella circostanza concreta.
L’accertamento di tali qualità e, in particolare, dell’autonomia di giudizio avviene durante il percorso di studi attraverso l’interazione con i docenti e i tutor disciplinari, sia nell’ambito delle attività didattiche erogative e interattive, sia durante le attività seminariali, sia in occasione delle prove connesse con gli esami di profitto, sia al momento della preparazione e della discussione della prova finale di laurea.
Abilità comunicative
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza acquisisce capacità di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione delle fonti normative e di consapevolezza dei problemi interpretativi ed applicativi del diritto. Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza sa redigere testi giuridici chiari e pertinenti e sa comunicare informazioni, problemi, soluzioni a interlocutori anche non specialisti e appartenenti a realtà sociali e culturali differenti, utilizzando inoltre strumenti complessi. Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza è in grado di padroneggiare compiutamente il lessico giuridico, adattandolo ai diversi contesti in cui si troverà ad operare ed ai suoi diversi interlocutori, si tratti degli altri professionisti dell’area giuridica ovvero dei clienti e delle componenti della società civile cui egli dev’essere in grado di comunicare elementi e nozioni giuridiche nella loro specificità e varietà. Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza acquisisce abilità comunicative anche in almeno una lingua dell’Unione europea, oltre all’italiano, riuscendo ad esprimersi in termini adeguati alla creazione e allo sviluppo di rapporti professionali, alla comunicazione ed alla trasmissione di comunicazioni e atti, negoziali e processuali, in un contesto europeo e internazionale. Dette abilità dovranno poi essere sviluppate anche in ambito informatico, rispetto all’utilizzazione degli strumenti tecnologici e telematici ormai usualmente impiegati nello svolgimento delle attività giuridiche nel settore pubblico e privato. Queste competenze sono acquisiste e verificate nel quadro delle comuni attività formative e d’esame nonché per il tramite di attività didattiche specifiche indispensabili per l’affinamento delle abilità in campo informatico e linguistico.
Capacità di apprendimento
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza matura attitudini che gli permettono la piena acquisizione e conseguente applicazione delle conoscenze riguardanti l’ordinamento giuridico nazionale, europeo ed internazionale, nonché l’utilizzo completo ed avanzato degli strumenti d’analisi giuridica e di interpretazione della prassi normativa e giurisprudenziale. Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza giunge a possedere gli strumenti tecnici e metodologici che gli consentono di sviluppare progressivamente ed ampliare la conoscenza dei contenuti trasmessigli durante il Corso di studio e di mantenere costantemente aggiornata la propria preparazione nell’ambito della propria attività professionale. Egli inoltre possiede le conoscenze, le competenze e l’autonomia di giudizio necessarie per accedere con profitto ai successivi e più elevati livelli della formazione, quali Scuole di specializzazione e di preparazione agli esami di Stato ed ai concorsi pubblici, master di II livello e dottorati di ricerca. Queste capacità sono sviluppate attraverso gli insegnamenti dei diversi settori scientifico disciplinari. Il metodo di studio e di ricerca sviluppato dallo studente è oggetto di verifica in occasione degli esami di profitto previsti dal Piano degli Studi.
2. Profilo professionale e sbocchi occupazionali
Il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza prepara alla professione di: 1. Avvocati; 2. Magistrati; 3. Notai; 4. Esperti legali in enti pubblici; 5. Esperti legali in imprese; 6. Giurista di alto profilo.
1. Avvocato
(previo svolgimento della pratica e superamento di un Esame di Stato secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potranno svolgere la professione di avvocato (in quanto abilitato allo svolgimento di funzioni giudiziarie contenziose previo espletamento della pratica e superamento di un esame di Stato secondo quanto previsto dalla normativa vigente); sono chiamati a difendere gli interessi del cliente nei processi giurisdizionali e nei diversi gradi di giudizio civile, penale, amministrativo, tributario e contabile sia presso la giurisdizione ordinaria, sia presso le giurisdizioni speciali, sia anche in contesti internazionali. Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potranno redigere contratti e atti giuridici e svolgere inoltre attività di assistenza legale di tipo stragiudiziale, favorendo strumenti di composizione della lite alternativi alla tutela giurisdizionale (mediazione, negoziazione assistita, arbitrato, ecc.), nonché assistere il cliente in attività non contenziose sia davanti al giudice (volontaria giurisdizione), sia in contesti privati o pubblici (nei rapporti con la pubblica amministrazione), anche con riferimento ai procedimenti concernenti il diritto ambientale e dello sviluppo sostenibile e alle tecniche di risoluzione dei conflitti ambientali, con la capacità di orientarsi consapevolmente avuto riguardo alle varie implicazioni di tale materia (penalistiche, civilistiche, amministrativistiche, etc.). Quanto agli strumenti alternativi di composizione della lite, in particolare la mediazione, Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potranno svolgere la funzione di mediatore, anche in assenza del titolo di avvocato (in virtù del conseguimento del solo titolo di laurea).
Competenze associate alla funzione
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, concluso il proprio percorso formativo, acquisiscono conoscenza delle fonti, degli orientamenti giurisprudenziali e delle prassi, nonché capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, di interpretazione delle norme, di redazione di pareri e atti, di relazione sociale, di applicazione di conoscenze informatiche e gestionali, di utilizzo nella pratica giuridica anche delle conoscenze dei principi e delle pratiche di economia e contabilità; di comprensione e utilizzo del lessico giuridico di almeno una lingua straniera.
Sbocchi professionali
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza possono esercitare la professione di avvocato, in proprio o presso studi legali e enti pubblici o privati, dopo aver espletato il periodo di pratica professionale presso uno studio legale, eventualmente frequentando contestualmente una Scuola di Specializzazione per le professioni legali, e a seguito del superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense.
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, nell’esercizio della professione di Avvocato, possono altresì svolgere la funzione di giudice di pace o essere nominato giudice onorario o viceprocuratore onorario.
2. Magistrato
(previo superamento di concorso nazionale secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potrà svolgere, in seguito al superamento dei relativi concorsi pubblici, la funzione di magistrato negli ambiti della giurisdizione ordinaria (penale e civile), contabile e militare, con incarichi giudiziari o requirenti, nonché nell’ambito della giurisdizione amministrativa.
Competenze associate alla funzione
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, concluso il proprio percorso formativo, acquisisce conoscenza delle fonti, degli orientamenti giurisprudenziali e delle prassi, nonché capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, di interpretazione delle norme, di redazione di pareri e atti, di relazione sociale, di applicazione di conoscenze informatiche e gestionali, di utilizzo nella pratica giuridica anche delle conoscenze dei principi e delle pratiche di economia e contabilità; di comprensione ed utilizzo del lessico giuridico di almeno una lingua straniera.
Sbocchi professionali
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, dopo aver superato il concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia o aver acquisito altri titoli previsti dalla legge, di norma frequenta un corso obbligatorio di 6 mesi presso la Scuola Superiore della Magistratura e viene poi assegnato ad una delle possibili funzioni collegate al suo ruolo. Il Magistrato svolge la sua attività, in alcuni casi previo ulteriore concorso o selezione, presso le seguenti istituzioni: Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio della Magistratura Militare, Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, Corte d’Appello, Tribunale ordinario, Corte d’Assise, Corte d’Assise d’Appello, Tribunale per i Minorenni, Tribunale di Sorveglianza, Corte dei Conti, Consiglio di Stato, Tribunali Amministrativi Regionali.
3. Notaio
(previo superamento di concorso nazionale secondo quanto previsto dalla normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potrà svolgere la professione di notaio (previo espletamento della pratica notarile e superamento di un concorso pubblico secondo quanto previsto dalla normativa vigente). In tale veste, nonché in qualità di pubblico ufficiale, può ricevere e redigere atti giuridici inter vivos (compravendite, mutui, donazioni, ecc.) o mortis causa (testamenti), oppure societari (costituzione di società, verbali di assemblee o consigli, atti di fusione o cessione, ecc.) attribuendo loro pubblica fede; registrarli e trascriverli nei pubblici registri; conservarli; autenticarli; rilasciarne copia, estratti e certificazioni. Il Notaio, inoltre, accerta la volontà dei contraenti e la traduce in linguaggio giuridico, attribuendo valore di prova legale agli atti che stipula; svolge attività di consulenza a soggetti privati o enti pubblici in relazione alle rispettive scelte di gestione patrimoniale; verifica la conformità alla legge degli atti e delle transazioni; esegue accertamenti (ad esempio ipotecari e catastali) e fornisce consulenza specialistica (fiscale, civile, tributaria, ecc.).
Competenze associate alla funzione
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, concluso il proprio percorso formativo, acquisisce conoscenza delle fonti, degli orientamenti giurisprudenziali e delle prassi, nonché capacità di inquadramento e di qualificazione della fattispecie concreta, di interpretazione delle norme, di redazione di pareri e atti, di relazione sociale, di applicazione delle conoscenze informatiche e gestionali, di utilizzo nella pratica giuridica anche delle conoscenze dei principi e delle pratiche d economia e contabilità; di comprensione e utilizzo del lessico giuridico di almeno una lingua straniera.
Sbocchi professionali
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza inizia la sua attività svolgendo la pratica formativa presso uno studio notarile, eventualmente frequentando contestualmente una Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Superato il concorso notarile, al notaio viene assegnata una sede vacante nella quale è tenuto ad avviare uno studio professionale entro 3 mesi.
4. Esperto legale in enti pubblici
Funzione in un contesto di lavoro
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potranno svolgere la professione di esperto legale in enti pubblici a livello nazionale, europeo e internazionale. L’esperto legale in enti pubblici gestisce e coordina l’ufficio legale, oppure ne è membro, e attende a tutti gli aspetti legali propri delle attività di organizzazioni o enti della Pubblica Amministrazione, controllando e facendo in modo che le attività stesse, le procedure e gli atti siano conformi a quanto previsto dalla normativa di riferimento in materia; redigendo contratti e altri atti giuridici, sia nazionali che internazionali; fornendo consulenza legale; predisponendo atti, pratiche o provvedimenti amministrativi; curando i rapporti con enti o soggetti esterni (quali l’Avvocatura dello Stato e gli organi giurisdizionali); gestendo le pratiche legali dell’ente; assicurando supporto all’attività amministrativa degli altri uffici dell’ente; partecipando agli organi istituzionali dell’ente (commissioni, organi consultivi, ecc. .); supportando l’attività dell’ente anche con riferimento ai procedimenti relativi alla materia del diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Competenze associate alla funzione
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, concluso il proprio percorso formativo, acquisisce conoscenza delle fonti, degli orientamenti giurisprudenziali e delle prassi, nonché capacità di inquadramento e qualificazione della fattispecie concreta ed interpretazione delle norme; di redazione di pareri e atti; di amministrazione e gestione dell’ente; di utilizzo delle conoscenze delle procedure amministrative e di ufficio, delle tecniche di gestione di archivi, dei principi e delle pratiche di economia e contabilità; di gestione del personale e delle risorse umane; di interazione con diverse professionalità, nella comprensione delle dinamiche dell’organizzazione del lavoro interna; di applicazione delle conoscenze informatiche; di comprensione e utilizzo del lessico giuridico di almeno una lingua straniera.
Sbocchi professionali
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potrà svolgere la professione di esperto legale in enti pubblici, esercitando la propria professionalità a livello nazionale, europeo e internazionale. In ambito nazionale, previo concorso indetto dalla Pubblica Amministrazione, il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza può accedere, tra le altre, alle carriere nel governo locale (ad esempio, Comuni, Regioni); negli Enti funzionali (ASL, Camere di Commercio, Università, Aziende pubbliche, ARPA); nelle istituzioni e organi costituzionali (Governo, Parlamento, ecc.); nell’Agenzia delle Entrate. Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza può, inoltre, svolgere l’attività di Operatore dell’amministrazione giudiziaria (Cancellerie degli Uffici giudiziari). In ambito europeo, il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza può accedere, tramite concorso pubblico o selezione, a ruoli di responsabilità nelle istituzioni e altri organi ed organismi europei. In ambito internazionale, può accedere, previo concorso, alla carriera diplomatica nonché, tramite concorso o selezione, a ruoli di responsabilità in organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative.
5. Esperto legale in imprese
Funzione in un contesto di lavoro
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potrà svolgere la professione di esperto legale in imprese. Il giurista d’impresa gestisce e coordina l’ufficio legale dell’impresa, oppure ne è membro, e attende a tutti gli aspetti legali propri delle attività di impresa, controllando e facendo in modo che le attività stesse, le procedure e gli atti siano conformi alle norme giuridiche; redigendo contratti e altri atti giuridici, sia nazionali che internazionali; fornendo consulenza legale; predisponendo atti, pratiche o provvedimenti amministrativi; curando i rapporti con enti o soggetti esterni (legali esterni); gestendo e verificando gli aspetti legali dell’ente; assicurando supporto all’attività amministrativa degli altri uffici; provvedendo al recupero crediti; facendo parte di organi istituzionali (commissioni, organi consultivi, ecc.).
Competenze associate alla funzione
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, concluso il proprio percorso formativo, acquisisce conoscenza delle fonti, degli orientamenti giurisprudenziali e delle prassi, nonché capacità di inquadramento e qualificazione della fattispecie concreta e di interpretazione delle norme; di redazione di pareri e atti; di amministrazione e gestione dell’ente; di utilizzo delle conoscenze delle procedure amministrative e di ufficio, delle tecniche di gestione di archivi, dei principi e delle pratiche di economia e contabilità; di gestione del personale e delle risorse umane; di interazione con diverse professionalità, nella comprensione delle dinamiche dell’organizzazione del lavoro interna; di applicazione delle conoscenze informatiche; di comprensione e utilizzo del lessico giuridico di almeno una lingua straniera.
Sbocchi professionali
Il laureato del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza potrà svolgere la professione di esperto legale in imprese, prestando la propria attività quale dipendente o consulente presso imprese (ad esempio industriali, manifatturiere, di servizi), istituti bancari o assicurativi, studi professionali (legali ma anche notarili, commercialistici, tecnici, ecc.).
6. Giurista di alto profilo
Funzione in un contesto di lavoro
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, oltre alle professioni giuridiche tradizionali di avvocato, notaio e magistrato, potranno svolgere anche le nuove e sempre più complesse professioni delineatesi nell’attuale mondo del lavoro nell’ambito di aziende, enti, banche, pubbliche amministrazioni, organizzazioni internazionali e istituzioni europee, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi del diritto ambientale e dello sviluppo sostenibile, dell’attività sociale, economico-imprenditoriale, politica, investigativa e relativa alla sicurezza pubblica e privata, in cui la capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelino particolarmente significative e decisive anche al di fuori delle conoscenze specifiche e settoriali.
Competenze associate alla funzione
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, concluso il proprio percorso formativo, possiedono ampie conoscenze del diritto nazionale, europeo e internazionale, anche in chiave storica, casistica e comparatistica, nonché solidi strumenti per l’aggiornamento e l’approfondimento delle stesse; conoscono gli ordinamenti giudiziari, la deontologia professionale, l’informatica giuridica, il linguaggio giuridico in almeno una lingua straniera; sono in grado di orientarsi nel complesso quadro delle fonti del diritto e della giurisprudenza a livello nazionale, europeo e internazionale, anche con particolare riferimento al sempre più centrale settore (in continua evoluzione) del diritto ambientale e dello sviluppo sostenibile; sono in grado di orientarsi nella risoluzione delle questioni sottopostegli individuandone i profili giuridici ed economici rilevanti ed elaborando soluzioni teoricamente sostenibili e praticamente efficaci; sanno produrre testi giuridici chiari, pertinenti, ben argomentati ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego; sono in grado di formulare, in forma orale o scritta, pareri, giudizi e soluzioni di problemi giuridici sottopostigli attraverso un linguaggio appropriato; sono in grado di cogliere le conseguenze etiche e socio-economiche delle tesi sostenute e delle soluzioni elaborate.
Sbocchi professionali
Laureate e laureati del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza oltre a poter accedere alle tradizionali professioni giuridiche di magistrato, avvocato, notaio, dirigente e funzionario nelle pubbliche amministrazioni, potranno inserirsi nel mondo del lavoro come consulente e manager di un’impresa, dirigente e funzionario di organizzazioni e altri enti pubblici o privati, nazionali, europei o internazionali. Potranno, inoltre, inserirsi in nuovi ambiti professionali anche con riferimento all’ambito globale del mercato del lavoro avvalendosi di una formazione giuridica, di base e specialistica, integrata con conoscenze in più ambiti disciplinari, in particolare economico- aziendale e statistico-matematico, con la padronanza degli strumenti metodologici e conoscitivi tali da poter svolgere funzioni caratterizzate da elevata responsabilità nei vari campi di attività. Il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, inoltre, offre la possibilità di approfondire gli studi nei settori del diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, del diritto dei mercati e dell’impresa, del diritto delle organizzazioni e delle relazioni internazionali, del diritto delle istituzioni e della security.
3. Requisiti di ammissione
Per l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza occorre aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio equipollente, anche conseguito all’estero e riconosciuto idoneo in Italia. È altresì richiesta una buona cultura generale, affiancata da attitudine al ragionamento logico-critico e dalla capacità di comprendere e interpretare testi e documenti (in lingua italiana), nonché la conoscenza di base di nozioni giuridiche e di almeno una lingua straniera. La prova di lingua italiana è richiesta agli studenti di lingua straniera.
4. Modalità di verifica delle conoscenze in ingresso e OFA
Studentesse e studenti che richiedono l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza sono tenuti a svolgere, anche per via telematica, una prova di valutazione delle conoscenze e competenze, il cui esito non è vincolante ai fini dell’iscrizione, né impedisce di sostenere gli esami di profitto, ma è utile sia per fornire indicazioni generali sulle attitudini di studentesse e studenti a intraprendere gli studi prescelti e sullo stato delle conoscenze e competenze di base richieste, sia per prevedere ulteriori attività per l’incremento delle stesse. La prova di valutazione è volta a verificare la preparazione iniziale di studentesse e studenti, attraverso la compilazione di un questionario on line entro 45 giorni dall’iscrizione, che avrà la finalità di verificare sia le conoscenze della lingua italiana e le competenze cognitive (ragionamento logico e matematico), sia altre competenze comunicative, relazionali, realizzative, manageriali, informatiche, nonché conoscenza di lingue straniere. Le modalità di svolgimento della prova di valutazione sono pubblicate alla pagina “immatricolazioni e iscrizioni” alla voce OFA.
Nel caso in cui la verifica delle conoscenze della lingua italiana e delle competenze cognitive non risulti positiva, a studentesse e studenti immatricolati sono assegnati precisi Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA), da soddisfare entro il primo anno di corso, che possono riguardare la lingua italiana, la matematica o la lingua inglese, le competenze comunicative, relazionali, realizzative e manageriali (soft skills). Le modalità di svolgimento dei corsi volti al soddisfacimento degli OFA sono pubblicati alla pagina “immatricolazioni e iscrizioni” alla voce OFA. Non sono obbligati allo svolgimento della prova di valutazione studentesse e studenti che effettuano il trasferimento da altre Università, nonché coloro che transitano da un altro Corso di Laurea dell’Ateneo.
5. Riconoscimento CFU
All’atto dell’iscrizione, possono essere riconosciuti i CFU conseguiti in altri Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale, Master universitari di I e II livello e Corsi di formazione/perfezionamento universitari, purché congruenti con il settore scientifico disciplinare dell’insegnamento rispetto al quale avviene il riconoscimento. Possono essere riconosciuti i CFU derivanti da conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, ai sensi della normativa vigente in materia. In proposito, l’Università, in conformità con il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 (art. 5, comma 7), e successive modifiche, può riconoscere, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e le abilità professionali certificate, esonerando studentesse e studenti dal sostenere determinate prove d’esame corrispondenti, nel massimo, a 48 CFU (art. 3, D.M. 4 luglio 2024, n. 931). Il riconoscimento dei CFU, come deliberato dal Consiglio di Dipartimento DSGE, diverrà definitivo soltanto all’atto dell’immatricolazione, previa presentazione della documentazione richiesta o delle autodichiarazioni, rese ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 (come modificato dalla legge 183/2011).
Studentesse e studenti possono, inoltre, presentare istanza di revisione del piano di studi
Compete ad un’apposita Commissione la valutazione delle domande per il riconoscimento di CFU e di ogni eventuale richiesta variazione del proprio piano di studi.
6. Propedeuticità, Progressività e Connessioni tra gli insegnamenti
Per il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza non sono stati stabiliti vincoli di propedeuticità in quanto la struttura dei singoli Percorsi formativi è definita secondo una sequenza scientifica, metodologica e temporale che corrisponde alla logica della propedeuticità. In alcuni casi, tuttavia, i Docenti hanno suggerito nel programma dell’insegnamento – a titolo meramente indicativo – alcune propedeuticità utili e funzionali ad una formazione progressiva, integrata e completa.
La distribuzione degli insegnamenti nei 5 anni è strutturata per una progressività delle conoscenze. La progressione formativa è strettamente correlata alla articolazione degli insegnamenti per singola annualità e rispetto all’intero percorso formativo. La progressività riguarda non solo i contenuti formativi ma anche le metodologie di approccio e di analisi.
Nei 5 Percorsi formativi gli insegnamenti sono “comuni” ma tutti, rispetto al profilo dei percorsi, presentano una propria specificità sia nella denominazione, sia nei contenuti, sia nelle metodologie di analisi. Ciascuno dei Percorsi formativi garantisce una specifica connessione ed interrelazione tra gli insegnamenti con la finalità di creare reali e funzionali condizioni di approccio integrato e sistemico alle diverse peculiarità degli stessi percorsi.
7. Compilazione piano di studi
Studentesse e studenti, per il conseguimento del titolo, devono acquisire 300 CFU, tramite il superamento o la convalida degli esami di profitto (sia quelli obbligatoriamente previsti dal piano di studi che quelli a scelta dello studente), delle ulteriori attività formative e della prova finale. Studentesse e studenti regolarmente iscritti per la prima volta ai corsi di studio dell’Università Unitelma Sapienza possono sostenere gli esami soltanto a partire dal 45° giorno successivo all’immatricolazione; tale disposizione si applica a tutte le nuove studentesse e a tutti i nuovi studenti, anche se trasferiti da altri Atenei.
Per completare il piano di studi, studentesse e studenti devono scegliere gli esami a “scelta opzionale” e/o gli esami “a scelta dello studente”. Dopo averli individuati, devono comunicarli a pianidistudio@unitelmasapienza.it affinché siano inseriti nel loro libretto.
8. Tutorato
9. Tirocini
10. Descrizione dei metodi di accertamento
La valutazione di studentesse e studenti, tramite verifiche di profitto (esami) si svolge in presenza, presso la sede centrale dell’Ateneo oppure presso i Poli Didattici.
Studentesse e studenti regolarmente iscritti per la prima volta ai Corsi di Studio di Unitelma Sapienza possono sostenere gli esami soltanto a partire dal 45° giorno successivo all’immatricolazione/iscrizione; tale disposizione si applica a tutte le nuove studentesse e a tutti i nuovi studenti, anche se trasferiti da altri Atenei.
Tramite l’esame di profitto viene accertato l’avvenuto raggiungimento da parte di studentesse e studenti degli obiettivi formativi prefissati dai singoli insegnamenti. Le modalità di valutazione finale dell’apprendimento sono descritte nei relativi Syllabus.
Il voto di profitto è espresso in trentesimi e la Commissione d’esame, in virtù di speciali meriti di studentesse e studenti relativi all’approfondimento della materia, può conferire la lode. Per superare l’esame e acquisire i crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto d’esame, studentesse e studenti devono ottenere una votazione non inferiore a diciotto trentesimi.
Indipendentemente dalle modalità di svolgimento dell’esame, la verbalizzazione sarà effettuata on-line (verbalizzazione digitale) esclusivamente dal Presidente della Commissione d’esame.
Prima dell’inizio di ogni anno accademico, l’Università rende noto il calendario di tutti gli esami, riferiti al medesimo anno accademico, con i relativi appelli presso la sede centrale e presso le sedi decentrate dei Poli didattici dell’Università.
11. Prova finale
La prova finale per il conseguimento della Laurea è costituita dalla discussione pubblica di una tesi, elaborata dallo studente sotto la supervisione del relatore, su tematiche affrontate nel percorso di studio, in modo da evidenziare il raggiungimento dei risultati attesi quali le capacità di comprensione, di applicazione di conoscenze e competenze a problemi differenti, di rielaborazione di concetti e nozioni, di comunicazione scritta/orale, nonché quella di sostenere una tesi contro eventuali obiezioni.
Studentesse e studenti possono accedere alla prova finale per la Laurea in Scienze Giuridiche qualora abbiano conseguito i crediti formativi universitari previsti dal Corso di Studio, detratti quelli che si conseguono in seguito alla prova stessa.
Studentesse e studenti possono richiedere di sostenere la prova finale per la Laurea in Scienze Giuridiche qualora abbiano conseguito almeno 150 CFU. La richiesta di assegnazione di un argomento della prova finale (nel rispetto delle condizioni, dei modi e dei tempi stabiliti dall’art. 15 del Regolamento Didattico di Ateneo) va effettuata tramite la procedura telematica illustrata alla pagina “Conseguimento Titolo”.
La discussione della prova finale avviene esclusivamente in presenza, di norma in quattro sedute all’anno nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre, dinanzi a una Commissione di Laurea composta da almeno cinque membri convocati tra professori di ruolo, ricercatori, docenti a contratto dell’Ateneo.
La valutazione della prova finale è espressa in centodecimi. La prova si intende superata se la votazione riportata è pari o superiore a sessantasei/centodieci. Per l’attribuzione della lode è richiesta l’unanimità della Commissione che, sempre all’unanimità, può altresì riconoscere la dignità di stampa dell’elaborato scritto presentato dalla candidata o dal candidato. La votazione della prova finale viene calcolata aggiungendo alla media ponderata delle votazioni rispetto al numero di CFU conseguiti all’esito di ciascuna verifica del profitto riportata in centodecimi il seguente punteggio: discreto (1-2-3 punti); buono (4-5-6 punti); ottimo (7-8-9 punti).
Inoltre, in caso di attribuzione della lode in sede di esame di profitto, viene attribuito a ciascuna lode un punteggio pari a 0,5, da aggiungere alla media ponderata – calcolata come descritto sopra -, in maniera tale da concorrere alla formazione del voto finale di Laurea per un massimo di 1 punto.
Infine, ai fini della determinazione del voto finale di Laurea, è valorizzata la partecipazione al Programma Erasmus, come di seguito specificato:
- In caso di Mobilità per tirocinio: riconoscimento di 1 punto per un periodo di permanenza all’estero di almeno 60 giorni consecutivi;
- In caso di Mobilità per studio – mobilità fisiche:
- i. riconoscimento di 1 punto condizionati al conseguimento di minimo 6 e massimo 12 CFU e avendo svolto un periodo all’estero di almeno 60 giorni;
- riconoscimento di 2 punti condizionati al conseguimento di minimo 13 CFU e avendo svolto un periodo all’estero di almeno 60 giorni.
- In caso di Mobilità per studio – mobilità blended:
- riconoscimento di 0.5 punti condizionati al conseguimento di minimo 6 e massimo 12 CFU e avendo svolto un periodo all’estero di almeno 5 giorni;
- riconoscimento di 1 punto condizionato al conseguimento di minimo 13 CFU e avendo svolto un periodo all’estero di almeno 5 giorni.
12. Tasse e Contributi
13. Passaggio ad un altro Corso di Studi di UnitelmaSapienza
14. Interruzione degli studi
15. Certificati e Diploma Supplement
Dall’Area Amministrativa riservata, senza recarsi in segreteria, è possibile stampare:
- il Certificato d’iscrizione (con o senza esami sostenuti);
- il Certificato di conseguimento titolo (con o senza esami sostenuti);
- il Certificato di rinuncia;
- il Certificato di decadenza;
- la Ricevuta di pagamento tasse per anno solare;
- il Diploma Supplement.
Il Diploma Supplement, in doppia lingua (italiano e inglese), fornisce una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard sviluppato in 8 punti, per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d’Europa e dell’UNESCO. Può essere rilasciato solo a chi ha conseguito il titolo di studio.
A seguito della legge n. 183/2011 i certificati possono essere presentati solo a enti privati, e non possono essere richiesti da pubbliche amministrazioni o enti privati gestori di pubblici servizi. Pertanto gli studenti che devono dichiarare ad un ente pubblico (es. un’altra università) i dati inerenti la propria carriera universitaria, devono presentare un’autocertificazione.